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Il rimborso chilometrico entra in gioco quando un dipendente o un professionista si trova a dover realizzare una trasferta lavorativa con un mezzo di trasporto personale. In questo articolo trovi informazioni su come funziona il rimborso per la tua azienda e per i tuoi dipendenti, quali documenti servono e quali sono le novità per il 2025.
Le trasferte lavorative implicano necessariamente il pagamento dei costi relativi ai mezzi di trasporto. Ad esempio, quando si tratta restituire le spese anticipate relative a mezzi pubblici come autobus, aereo, metro, treno, l'azienda può rimborsare il lavoratore dipendente in modo semplice. In questo caso, per calcolare l'importo da restituire, il dipendente deve solo fornire i giustificativi delle sue spese, come gli scontrini o le ricevute dei biglietti. Talvolta capita anche che l'azienda metta a disposizione propri veicoli ad uso promiscuo per tutti i dipendenti che effettuano frequentemente viaggi lavorativi.
Più complicato è, invece, il processo per calcolare e fare un rimborso spese di trasferte realizzate dal dipendente con la sua vettura personale. Questa situazione si presenta quando l'impresa non dispone di veicoli aziendali e la meta della trasferta non è raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici. In questo caso il lavoratore dipendente ha diritto ad un rimborso chilometrico che risarcisca i costi sostenuti. A differenza di un rimborso analitico (a piè di lista) o di un rimborso forfettario, questa tipologia di rimborsi implica numerose condizioni e norme che meritano di essere accuratamente analizzate.
Il rimborso chilometrico è un indennizzo giornaliero diverso da una più generica indennità di trasferta. È concesso da un'azienda ad un lavoratore dipendente che utilizza un proprio veicolo per effettuare una trasferta lavorativa all'interno del territorio comunale in cui si trova l'azienda o fuori da quest'ultimo. Un dettaglio imprescindibile alla base del rimborso chilometrico è, quindi, la proprietà del mezzo di trasporto.
A dover essere presi in considerazione ai fini dell'ottenimento di un rimborso chilometrico sono numerosi aspetti:
Sia in caso di spostamento nel territorio comunale che nel caso di una trasferta al di fuori del territorio comunale, l'azienda non deve fornire alcuna autorizzazione preventiva. Al contrario, è indispensabile che il lavoratore conservi tutta la documentazione per dimostrare i costi sostenuti e desumere l'importo del rimborso. Non è infatti possibile richiedere il rimborso chilometrico di spese non documentate.
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Come vedremo più avanti, questo tipo di calcolo è semplificato dalla presenza delle tabelle ACI 2025, un servizio tramite il quale calcolare le tariffe chilometriche necessarie alla realizzazione di una trasferta lavorativa. D'altronde, al di là della valutazione della documentazione fornita, può essere complicato per il datore di lavoro capire l'importo esatto anticipato da un dipendente che utilizza un proprio veicolo o noleggia un mezzo di trasporto.
Sono due le tipologie di spese che rientrano nel rimborso chilometrico: le spese proporzionali e quelle non proporzionali. Se le prime aumentano con l'aumentare del tempo di utilizzo del mezzo di trasporto - come la benzina o il gasolio - le spese non proporzionali sono tutti quei costi sostenuti sporadicamente e che hanno tariffe fisse (come i pedaggi autostradali).
Le tabelle ACI 2025 consentono di calcolare velocemente i costi necessari per realizzare un viaggio lavorativo con un determinato veicolo. Le ultime tabelle sono consultabili nel supplemento ordinario n.42 della Gazzetta Ufficiale n.304 del 30 dicembre 2024 pubblicata dall'Agenzia delle Entrate. Il datore di lavoro può in questo modo scegliere se fare personalmente i calcoli o se servirsi del software messo a disposizione per quantificare in modo esatto l'importo dovuto al lavoratore dipendente.
I valori proposti da queste tabelle sono costantemente aggiornati e sono calcolati dall'ACI tenendo conto delle tariffe del carburante (benzina, gasolio, metano, GPL) e delle diverse tipologie di veicoli, inclusi i veicoli elettrici e ibridi. Le tabelle ACI 2025 comprendono ora 16 diverse categorie di veicoli:
Ovviamente, per poter utilizzare il servizio messo a disposizione insieme alle tabelle ACI, è indispensabile inserire correttamente tutti i dati relativi alle spese di viaggio. Per questo è importante che il lavoratore fornisca una corretta e adeguata documentazione. Le tabelle ACI sono un'ottima soluzione per poter capire rapidamente e in modo semplice la somma di denaro da dover restituire sotto forma di rimborso chilometrico ai propri dipendenti.
Se sei iscritto al sito dell’ACI, puoi usare il software gratuito per il calcolo dei costi chilometrici.
Il rimborso chilometrico ACI comprende tutte le spese normalmente sostenute per l’uso di un veicolo privato di un dipendente durante trasferte di lavoro. In particolare, la tariffa chilometrica stabilita annualmente dall’ACI tiene conto di
Questo significa che, ricevendo il rimborso calcolato secondo le tabelle ACI, il tuo dipendente o collaboratore viene indennizzato in modo forfettario per tutte queste voci di spesa, senza dover presentare scontrini o fatture specifiche per ogni singolo costo.
Restano esclusi dal rimborso ACI eventuali costi aggiuntivi come pedaggi autostradali, parcheggi o multe, che possono essere rimborsati separatamente se documentati.
Per capire se l'importo del rimborso chilometrico è oggetto di tassazione, è fondamentale tener conto del luogo nel quale è stata effettuata la trasferta.
Per poter ottenere la deducibilità sull' importo del rimborso, il lavoratore dipendente deve assicurarsi che il proprio veicolo rispetti i seguenti limiti:
Questi limiti rimangono invariati per il 2025 e sono fondamentali per garantire la deducibilità fiscale dei rimborsi chilometrici.
Dal 1° gennaio 2025, il calcolo del fringe benefit per i veicoli aziendali ha subito importanti modifiche. Mentre fino al 2024 la tassazione si basava sulle emissioni di CO2, dal 2025 il calcolo dipende esclusivamente dal tipo di alimentazione:
Il calcolo si basa su una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri annui.