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Per proteggere i tuoi profili online dagli attacchi informatici non basta più scegliere una password forte, con numeri, lettere e caratteri speciali. In questa pagina, ti spieghiamo cos’è l’autenticazione a due fattori e come può aiutarti a tenere al sicuro i tuoi dati personali.
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Stai creando un nuovo account personale o aziendale su un sito web. Dopo aver inserito i tuoi dati e scelto una password, il sito ti chiede di inserire il codice che ti è appena arrivato via SMS.
Questo passaggio aggiuntivo prende il nome di autenticazione a due fattori. Ma di cosa si tratta?
Cosa si intende per autenticazione a 2 fattori?
L’autenticazione a due fattori, o 2FA, è una modalità di gestione degli accessi online che richiede due forme di identificazione al posto di una sola.
Una volta inserita l’email o il nome utente, ci sono tre forme di identificazione tra cui scegliere:
Si parla di autenticazione a due fattori se vengono utilizzati due di questi tre fattori.
Un esempio è quando accedi al servizio di internet banking della tua banca e ti viene richiesta l’email, il PIN (primo fattore) e un codice inviato via SMS al tuo smartphone (secondo fattore).
Invece l’autenticazione a un fattore (SFA) prevede l’uso di solo un fattore, come la password.
Esiste anche l’autenticazione a tre fattori (3FA), che richiede tutti e tre i fattori. È la più sicura ma è ancora in fase di sviluppo e non è molto utilizzata al momento.
L’autenticazione a due fattori funziona in maniera molto intuitiva:
Cosa cambia di fatto rispetto al solo uso di password?
Il secondo fattore di identificazione è molto più sicuro, perché generato da un algoritmo in maniera casuale e con una durata molto breve, circa 30-60 secondi.
In questo modo, i sistemi informatici possono garantire più sicurezza in una fase delicata come quella di accesso online a un account.
Negli ultimi anni, le minacce informatiche sono diventate sempre più sofisticate e difficili da contrastare. Per questo l’uso esclusivo di una password non è più sufficiente a difendersi dagli attacchi degli hacker.
L’autenticazione a un fattore è sempre meno utilizzata perché è molto vulnerabile ai diversi attacchi informatici:
Aziende di ogni tipo stanno implementando l’autenticazione a due fattori per diversi motivi:
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Esistono tre tipologie principali di autenticazione a due fattori:
L’autenticazione tramite SMS è il sistema più pratico.
Dopo aver inserito email e password/PIN, il sito o l’app a cui vuoi accedere ti invia un codice usa e getta (OTP) via SMS. A questo punto, ti basta inserire il codice sul sito o sull’app per ottenere l’accesso.
Le app di autenticazione offrono un livello di sicurezza maggiore degli SMS.
Si tratta di applicazioni che puoi scaricare sullo smartphone o su un altro dispositivo e che puoi associare ai tuoi account. Queste app generano codici usa e getta (OTP) a 6 cifre che cambiano ogni 60 secondi circa.
Nel corso degli anni, sono state create diverse applicazioni gratuite a questo scopo come:
Il sistema più avanzato di autenticazione a due fattori consiste nell’utilizzare chiavi di sicurezza, o token hardware.
Sono soprattutto le grandi aziende a fornire ai propri dipendenti chiavi di sicurezza che generano codici a intervalli regolari. Questo per evitare fughe di dati aziendali, che possono causare gravi danni reputazionali.
Al momento sono disponibili diversi modelli di token hardware sul mercato, che:
Perché scegliere le chiavi di sicurezza?
Secondo uno studio di Google, NYU e UC San Diego, le chiavi di sicurezza fisiche sono l’unico metodo di autenticazione a due fattori in grado di bloccare il 100% degli attacchi informatici.
Il processo per attivare l’autenticazione a due fattori può variare in base al sito o all’app a cui vuoi accedere.
In linea generale però ti consigliamo di seguire questi passaggi: