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Con l’acconto IVA, i contribuenti anticipano una parte dell’imposta che dovranno versare l’anno successivo. In questa pagina, ti spieghiamo come funziona, come si calcola e come pagare l’acconto dell’IVA.
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Il pagamento dell’acconto IVA aiuta a evitare l'evasione fiscale e a garantire entrate regolari nelle casse dello Stato. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Definizione di acconto IVA
L'acconto IVA è un pagamento anticipato dell’imposta che andrà versata l’anno successivo. L’importo può essere calcolato utilizzando il metodo storico, analitico o previsionale. Se si paga più del dovuto, le eccedenze possono essere compensate nelle successive dichiarazioni IVA.
Il pagamento dell’acconto IVA funziona in modo leggermente diverso in base alla frequenza di liquidazione dell’IVA scelta.
Per non incorrere in sanzioni, è fondamentale tenere a mente le scadenze e le modalità di versamento dell’acconto IVA.
Sono tenuti a versare l’acconto tutti coloro che devono liquidare l’IVA ogni mese oppure ogni tre mesi, in base alla frequenza scelta.
Tuttavia, l’obbligo non si applica ad alcuni contribuenti, come ad esempio:
Inoltre, specifiche categorie sono esentate dall’obbligo dell’acconto IVA:
Codici tributo dell'acconto IVA
L’acconto IVA va versato online, con il modello F24. Il codice tributo da utilizzare è 6013 per i contribuenti mensili e 6035 per quelli trimestrali.
L'acconto deve essere versato entro il 27 dicembre di ogni anno. Se questa data cade di sabato o in un giorno festivo, il termine viene posticipato al primo giorno lavorativo successivo.
L'acconto IVA da versare può essere calcolato con tre metodi diversi:
Vediamo insieme come funziona ciascuno di questi.
Il metodo storico è il più semplice e il più utilizzato per calcolare l’acconto IVA. Si basa sui dati dell’anno precedente.
Questo metodo è il meno complesso da utilizzare, perché si basa su dati storici già disponibili e certi.
Con il metodo previsionale, il contribuente fa una stima dell'IVA che prevede di dover versare in base alle operazioni previste fino al 31 dicembre.
Questo metodo può essere conveniente se si prevede di avere un volume d'affari inferiore rispetto all'anno precedente, poiché permette di versare un acconto più basso.
Tuttavia, se la previsione risulta errata, l’Agenzia delle Entrate potrebbe applicare una sanzione per insufficiente versamento (una maggiorazione del 30% rispetto all’imposta dovuta).
Il metodo analitico si basa sull'IVA effettivamente maturata fino al 20 dicembre. In questo caso, si effettua un’apposita liquidazione IVA, che tiene conto delle operazioni:
L’acconto da versare è pari al 100% dell’importo risultante da questa dichiarazione.
Questo metodo riflette l'andamento reale dell'attività fino a quella data.
È particolarmente utile quando si hanno dati certi riguardo l'ultimo periodo e si vuole evitare di pagare un acconto basato su previsioni e numeri non realistici o non più attuali.
Il metodo storico e quello previsionale si basano su dati passati o stime future, mentre il metodo analitico si riferisce all'IVA effettivamente maturata entro il 20 dicembre.